Ziti alla genovese

Regione: Campania
Ziti alla genovese
  • numero persone Dosi per:
    4 persone
  • tempo cottura Tempo Richiesto:
    140 min
  • portata Portata:
    Primi e zuppe
  • Difficoltà:

Diversamente da ciò, che si potrebbe pensare, gli ziti alla genovese, sono un piatto tipico della cucina napoletana.
Furono così chiamati già nel lontano 1400, poichè la ricetta venne creata da cuochi genovesi che vivevano e lavoravano a Napoli, nella zona del porto.
Come si può immaginare, esistono molte varianti di questo gustosa ricetta e ogni famiglia napoletana, possiede la propria.
Gli ziti, sono un particolare formato di pasta (dei maccheroni lunghi come gli spaghetti), molto diffusi al sud e poco al nord.
Potete comunque sostituirli con altri tipi di pasta, in particolare , penne.

Ingredienti

Preparazione:

Tritate finemente le carote e eil sedano e fateli soffriggere in una padella capiente con l'olio.
Pulite e affettate sottilmente le cipolle.
Aggiungete al soffritto la carne tagliata a cubetti, fatela rosolare, poi sfumate con il vino bianco e aggiungete anche le cipolle affettate.
Coprite il tutto con il brodo vegetale (preparatelo se volete anche con il dado da cucina), regolate di sale, incoperchiate e continuate la cottura per circa 2 ore, mescolando ogni tanto e se necessario  aggiungendo altro brodo.
A fine cottura, togliete la carne e tenetela da parte, schiacciate le cipolle, fino ad ottenere una crema, aggiungete poco brodo, un cucchiaio di concentrato di pomodoro e fate cuocere ancora pochi minuti.
Cuocete gli ziti, dopo averli ridotti a pezzi, in abbondante acqua bollente salata, poi scolateli e conditeli con la salsa genovese.
Impiattate gli ziti, cosparsi di pecorino grattugiato (o se preferite parmigiano), accompagnandoli con la carne se desiderate un piatto unico, altrimenti servite la carne come secondo, coperta con la salsa restante e verdure di stagione come contorno.

Guarda anche:

  • Ricette regionali
  • Ricette etniche
  • Ricette Portate

Commenti

Nome:
Scrivi Qui Il Tuo Commento: