Pandolce
- Dosi per:
8 persone - Tempo Richiesto:
120 min - Portata:
Dessert - Difficoltà:
E' un dolce tipico natalizio genovese. La leggenda dice che nel 500', il doge Andrea Doria, avrebbe imbandito una gara tra i pasticceri genovesi per la creazione di un dolce, che fosse il simbolo di Genova e della sua ricchezza. Doveva anche avere il requisito di una lunga conservazione e essere in grado di affrontare lunghi viaggi in mare senza sciuparsi. Nacque così il pandolce. La presenza nel dolce di pinoli, semi d'anice, canditi e spezie testimonia i fitti contatti che Genova ebbe con l'oriente. La tradizione vuole, che in famiglia l'ultimo arrivato, debba infilare sulla cima del pandolce un ramoscello d'olivo o alloro. Il più vecchio invece deve porzionarlo riservandone una fetta per i poveri.
Ingredienti
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800 gr
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25 gr
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200 gr
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200 gr
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1/2 bicchiere
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50 gr
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100 gr
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1 cucchiaio
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50 gr
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50 gr
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200 gr
Preparazione:
Stemperate il lievito in mezzo bicchiere d'acqua tiepida. Versatelo su 300 gr. di farina ed impastate bene, aggiungendo se necessario altra acqua. Mettete questo impasto in una terrina calda e tenetelo riparato in luogo tiepido almeno 6 ore. Disponete la farina rimasta a fontana e versate al centro l'acqua di fior d'arancio, il marsala, il burro fuso e lo zucchero. Amalgamate il tutto ed incorporatevi la pasta lievitata. Lavorate a lungo fino a ottenere un impasto morbido ed omogeneo, aggiungendo acqua se necessario. Mettete a bagno una trentina di minuti l'uvetta, Sgocciolatela e asciugatela bene, poi mettetela sulla spianatoia con i semi d'anice, i pinoli, il cedro e la zucca candita tagliati a piccoli pezzi, incorporate il tutto all'impasto. Lavorate con forza almeno mezz'ora. Dividete l'impasto in 2 parti e date loro la forma di un pane rotondo. Deponeteli su una placca da forno imburrata racchiudeteli in un tovagliolo in modo che non si deformino lievitando. Lasciateli riposare 12 ore, poi togliete i tovaglioli praticate una incisione a forma di triangolo sulla sommità di ognuno, quindi infornate a 180 gradi per 1 ora.