Attorta

Dosi per:
8 persone
Tempo Richiesto:
60 min
Portata:
Dessert
Difficoltà:

L'attorta (chiamato anche serpentone) è un tipico dolce umbro. Il nome deriva dalla forma circolare, ad anello del dolce (a volte a forma di serpente), e sembrerebbe avere un forte significato simbolico.
La sua forma, attorcigliata, come un'anguilla, simboleggia la vita che continua. La versione a forma di serpente (due ciliegine candite al posto degli occhi), simboleggia la vittoria sul male, nel momento del taglio della testa.
La ricetta di questo dolce è molto antica, è stata ritrovata  in un antico ricettario del 600'.
Come tanti dolci, sembra essere stato creato in convento, dalla monache cappuccine di Perugia.
L'attorta è molto simile alla Rocciata di Assisi e ricorda molto lo strudel, sia per la realizzazione, che per il sapore.


Ingredienti
» Farina
300 gr
100 gr
100 gr
1 bustina
1/2 bicchiere
» Mele
2
150 gr
» Prugne
200 gr
60 gr
70 gr
Preparazione:

Ammollate l'uva passa nel vin santo. Tritate grossolanamente tutta la frutta secca e mettetela in una ciotola, unite le mele tagliate a fettine, metà dello zucchero, l'uvetta e il vino, 2 cucchiai d'olio e mescolare bene il tutto.
In una terrina, impastate la farina con il restante zucchero, il lievito, un pizzico di sale, 2 cucchiai d'olio e acqua quanto basta ad ottenete un composto, liscio e omogeneo. Fateci una palla e fatela riposare circa 30 minuti, avvolta in una pellicola per alimenti.
Stendere la pasta abbastanza sottile (dandogli la forma di un rettangolo), ricoprirne la superficie con il composto di frutta e avvolgerla a rotolo. Dategli poi la forma circolare sigillando le estremità, oppure dategli la forma di un serpente, a spirale, mettendo due ciliegine candite al posto degli occhi.
Disponete l'attorta, su di una teglia ricoperta di carta forno e cuocetela in forno già caldo a 170° per circa 50'.